Diario Live

Spagna - Primera Division 05/05 19:00 34 Siviglia vs Granada - View
Spagna - Primera Division 05/11 16:30 35 Granada vs Real Madrid - View
Spagna - Primera Division 05/15 17:30 36 Rayo Vallecano vs Granada - View
Spagna - Primera Division 05/19 19:00 37 Granada vs Celta Vigo - View
Spagna - Primera Division 05/26 19:00 38 Girona vs Granada - View

Risultati

Spagna - Primera Division 04/28 14:15 33 [19] Granada v Osasuna [11] W 3-0
Spagna - Primera Division 04/19 19:00 32 [5] Atletico Bilbao v Granada [19] D 1-1
Spagna - Primera Division 04/14 14:15 31 [19] Granada v Alaves [13] W 2-0
Spagna - Primera Division 04/04 18:00 26 [19] Granada v Valencia [8] L 0-1
Spagna - Primera Division 03/29 20:00 30 [18] Cadiz v Granada [19] L 1-0
Spagna - Primera Division 03/16 13:00 29 [15] Maiorca v Granada [19] L 1-0
Spagna - Primera Division 03/09 17:30 28 [19] Granada v Real Sociedad [7] L 2-3
Spagna - Primera Division 03/03 13:00 27 [13] Villarreal v Granada [19] L 5-1
Spagna - Primera Division 02/24 13:00 26 Granada v Valencia - PPT.
Spagna - Primera Division 02/18 15:15 25 [19] Granada v Almeria [20] D 1-1
Spagna - Primera Division 02/11 20:00 24 [3] Barcellona v Granada [19] D 3-3
Spagna - Primera Division 02/03 15:15 23 [19] Granada v Las Palmas [9] D 1-1

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 40 20 20
Wins 9 7 2
Draws 10 6 4
Losses 21 7 14
Goals for 47 29 18
Goals against 65 27 38
Clean sheets 6 5 1
Failed to score 14 4 10

Il Granada Club de Fútbol, spesso abbreviato Granada CF ma meglio noto semplicemente come Granada, è una società calcistica spagnola con sede nella città di Granada, nella comunità autonoma dell'Andalusia. Milita nella Primera Division, la massima serie del campionato spagnolo di calcio.

Fondato nel 1931, disputa le partite casalinghe allo stadio nuovo de Los Cármenes, della capacità di 22 524 spettatori.

History

Fondazione ed esordi (1931-1938)

Il Recreativo de Granada fu fondato il 6 aprile del 1931 da Julio López Fernández, che assunse la carica di presidente. La prima divisa scelta dal club fu interamente di colore bianco. La prima partita fu disputata contro il Deportivo Jaén, che fu sconfitto per 2-1. Il primo goal dell'incontro, e della storia del club andaluso, fu segnato da Antonio Bombillar.

Iniziata la propria attività nelle serie regionali andaluse, nella stagione 1932-33 il club vinse il campionato di Tercera Regional per la Región Sur, venendo per la prima volta promosso in Tercera División e, già l'anno successivo, accedendo alla serie cadetta del calcio spagnolo.

In Primera División (1939-1944)

Dopo la lunga parentesi della Guerra Civile, che vide tre anni di interruzione delle competizioni calcistiche, il Recreativo fu inserito in Segunda División e, dopo due stagioni, raggiunse la massima categoria del calcio spagnolo grazie a un'impressionante risalita dalle serie inferiori, che portò il club dalla Tercera Regional alla Primera División nell'arco di soli sette campionati.

Il Granada - che assunse in questo periodo la denominazione odierna e, dal 1939, i colori sociali attuali - confermò il proprio periodo positivo nella stagione 1940-41, culminata con la prima storica promozione in Primera: il campionato era formato da due gironi e le prime due classificate avrebbero disputato un piccolo campionato con partita di andata e di ritorno. Il Granada giunse secondo nel suo gruppo e incontrò il Deportivo La Coruña, il Castellón e la Real Sociedad, che dopo il conflitto bellico si chiamava Donostia. Con due vittorie ottenute fuori casa contro la Real (con gol granadino del basco Cholín) e il Castellón il Granada vinse il campionato con una giornata d'anticipo: l'incontro finale vide la vittoria del Deportivo, ma ciò non arrestò i festeggiamenti che animarono per una settimana la città.

Il Granada raggiunse così la massima serie: era una squadra giovane, piena di qualità, con elementi che entreranno nella storia del club: Floro, Millán, González, Maside, Bonet, Sosa, Guijarro, Trompi, Cholin, Bachiller e Liz. Il presidente Ricardo Martín Campos visse momenti felici, ma l'allenatore Victoriano Santos abbandonò a sorpresa la compagine andalusa un mese prima di terminare la stagione, per morire poco tempo dopo vittima di tubercolosi.

Dodici campionati in Segunda (1944-1956)

Dopo quattro stagioni disputate in Primera, con il raggiungimento dell'ottavo posto in classifica nel 1943-44, la stagione 1944-45 vide retrocedere il Granada. Il club dovette attendere dodici anni, con la stagione 1956-57, per rientrare nel giro delle grandi: all'epoca il presidente era Pepe Bailón. La battaglia per la promozione fu coronata dal successo, ma il presidente e il segretario Bueso furono sanzionati per aver tentato di corrompere il club avversario.

La squadra vinse la Segunda División, gli allenatori furono Álvaro Pérez a cui subentrò Pasarín, e questa la formazione base: Candi, Vicente, Suárez, Pérez Andreu, Galvis, Baena, Guerrero Vida, Igoa, Rius y Navarro. Il Granada rimase nella massima serie quattro stagioni, per poi retrocedere in seconda divisione, che disputò per cinque anni consecutivi.

Vicecampioni in Coppa di Spagna (1958-1959)

Nel 1959 il club raggiunge il suo massimo risultato, piazzandosi al secondo posto nella Copa del Generalísimo (l'attuale Coppa del Re). Disputò la finale della competizione nello Stadio Santiago Bernabéu contro il Barcellona FC, e fu sconfitto dai catalani per 4-1. Il percorso per la finale non fu agevole e il Granada, allenato da Jenő Kálmár, affrontò l'Elche nei sedicesimi, il Cadice negli ottavi e il Plus Ultra - oggi Real Madrid Castilla - nei quarti. La semifinale fu giocata contro il Valencia che aveva eliminato l'Atlético de Madrid. I due incontri furono molto combattuti: il primo vide la vittoria del Valencia al Mestalla per 1 a 0, nel secondo prevalse la compagine granadina per 3 a 1 (gol de Arsenio, Carranza e Vázquez per gli andalusi, e di Ricardo per i valenziani): fu quindi necessario l'incontro di spareggio al Bernabéu. Inoltre, con 31 gol all'attivo, fu la squadra più prolifica di quell'edizione della coppa.

Granada CF

L'Equipo ascensor (1957-1966)

Nel 1965-66 la compagine ottenne la sua terza promozione nella massima serie, di nuovo con Pepe Bailón alla presidenza, e l'immarcescibile Jenő Kálmár in panchina. Per ottenerla fu necessario uno scontro fratricida contro il CD Málaga, visto che i granadini erano arrivati al secondo posto: ci fu una vittoria a Los Cármenes e un pareggio alla Rosaleda con rete decisiva del granadino Eloy Matute. La formazione base era: Otero, Barrenechea, González, Tosco, Sande, Lorenzo, Santos, Rafa Almagro, Ureña, Gerardo y Vicente; sei titolari provenivano dalla cantera, cinque di questi erano nati a Granada (González, Almagro, Eloy, Ureña y Gerardo).

Dopo solo una stagione nella massima serie il Granada viene tuttavia di nuovo retrocesso dopo gli spareggi contro il Betis di Siviglia: la sconfitta a Los Cármenes nell'incontro di andata provocò l'allontanamento dell'allenatore Ignacio Eizaguirre, sostituito da Manolo Ibáñez: questi non riuscì comunque a rovesciare le sorti, venendo sconfitto anche nella gara di ritorno. La retrocessione comportò le dimissioni di Bailón e l'accesso alla presidenza di Cándido Gómez.

Per la stagione 1967-68 Candi mantenne quasi lo stesso organico effettuando solo sei acquisti, assunse come allenatore Joseíto e, con lo zamorano ex madridista in panchina, il Granada disputò una stagione eccezionale che la vide raggiungere il primo posto della Segunda.

Il periodo d'oro (1968-1980)

La stagione 1968-69 vide l'inizio della fase migliore della storia del Granada in Primera División. Negli otto campionati infatti seguenti la compagine andalusa riuscì a mantenersi stabilmente nella massima serie, e per due volte (1972 e 1974) si classificò al sesto posto, al momento il miglior piazzamento della storia del club. È in questo periodo che il Granada viene soprannominato "ammazzagiganti", grazie alle vittorie conseguite, tra gli altri, contro il Real Madrid, il Barcellona e l'Atletico di Bilbao.

Nel 1975-76 Miguel Muñoz venne assunto come allenatore dopo aver allenato il Real Madrid per 15 anni e la nazionale spagnola per altri cinque, ma la sua permanenza fu breve: il Granada fu infatti subito retrocesso.

Crisi (1980-2008)

Dopo questa stagione la compagine andalusa entrò in una fase di relativa decadenza, e per 35 anni non riuscì a risalire nella massima serie, finendo addirittura in Segunda B, allora il terzo livello della piramide calcistica spagnola, nel 1981. Per tutti gli anni '80 la squadra ha avuto solamente alcune brevi presenze nella Segunda División, ma per la maggior parte ha frequentato la Segunda División B, fino alla stagione 2001-02 quando è retrocessa addirittura nella Tercera División, la quarta serie iberica.

Dopo cinque stagioni nella Tercera División, Francisco Sanz e suo padre Lorenzo Sanz (ex presidente del Real Madrid) rilevarono il Granada. Grazie al loro intervento il club riuscì a risalire in Segunda División B.

Nella stagione 2007-08 la squadra arriva quinta nel quarto gruppo della Segunda División B, mentre nella successiva ottiene un decimo posto.

Deportivo de La Coruña vs. Granada CF.

L'era Pozzo (2009-2016)

Nell'estate del 2009 la famiglia Pozzo, già proprietaria di maggioranza dell'Udinese, entra a far parte della società andalusa come massimo azionista,; intervenuto col socio Quique Pina (rimasto presidente del club fino al 2016) per salvare la società sull'orlo del fallimento, il nuovo proprietario ha subito contribuito al rilancio della squadra che ha centrato la promozione in Segunda División vincendo il campionato di Segunda División B nel 2010. Dodici mesi più tardi riesce nell'impresa del doppio salto consecutivo di categoria. Il 18 giugno 2011, avendo la meglio nella finalissima dei play-off sull'Elche (0-0 in casa e 1-1 ad Alicante), la formazione granadina si assicura la promozione in Primera a trentacinque anni di distanza dall'ultima apparizione.

Per tutta la gestione della famiglia Pozzo il Granada è sempre riuscito a non retrocedere in Segunda División, raggiungendo come massimo piazzamento in classifica il 15º posto nel 2012-13 e 2014.

Il 23 maggio 2016 la famiglia Pozzo, dopo sei anni trascorsi alla presidenza del club, decide di vendere la società ad un gruppo cinese, il colosso del marketing sportivo Desports.

Dal 2016 a oggi

Alla prima stagione senza la proprietà italiana, il Granada retrocede in Segunda División con tre giornate d'anticipo, dopo la sconfitta del 29 aprile 2017 in casa della Real Sociedad (2-1).

Dopo il decimo posto in seconda divisione del 2017-2018, il secondo posto dell'annata seguente garantisce al club la risalita in massima serie. La stagione 2019-2020 viene conclusa al settimo posto in campionato, con conseguente qualificazione all'Europa League, ottenuta all'ultima giornata, e con il raggiungimento delle semifinali di Coppa del Re. Nell'annata 2020-2021 la squadra giunge ai quarti di finale di Europa League e si piazza nona in campionato, mentre nell'annata seguente chiude al diciottesimo e terzultimo posto, retrocedendo in seconda serie per un solo punto di margine. La stagione 2022-2023 è un successo per la squadra andalusa, che trionfa raggiungendo la prima posizione e conquistando nuovamente la Primera Division, dopo un solo anno.

Il Granada Club de Fútbol è una squadra di calcio spagnola con sede a Granada, in Andalusia. Fondato nel 1931, il Granada attualmente milita nella Primera División.

Lo stadio di casa del Granada è lo Stadio Nuevo Los Cármenes, che ha una capacità di 19.331 persone. I colori sociali del club sono il rosso e il bianco.

Il Granada ha vinto la Segunda División tre volte, nel 1941, 1957 e 2011. Ha anche vinto la Coppa del Re una volta, nel 1959.

Il Granada è stato finalista della Coppa del Re due volte, nel 1952 e nel 2022. Ha inoltre partecipato alla UEFA Europa League due volte, nel 2018 e nel 2022.

Il Granada è una delle squadre più antiche e prestigiose dell'Andalusia. Ha una forte tradizione calcistica e una tifoseria appassionata.