Risultati

Italia - Serie D 06/20 14:00 34 Giulianova v Castelnuovo L 0-1
Italia - Serie D 06/16 14:00 33 San Nicolò v Giulianova D 2-2
Italia - Serie D 06/13 14:00 32 Giulianova v FC Matese D 3-3
Italia - Serie D 06/06 14:00 31 Castelfidardo v Giulianova D 0-0
Italia - Serie D 05/30 14:00 29 Aprilia v Real Giulianova SSD L 1-0
Italia - Serie D 05/26 14:00 26 Giulianova v Olympia Agnonese L 0-2
Italia - Serie D 05/23 14:00 30 Giulianova v Campobasso L 0-1
Italia - Serie D 05/19 14:00 23 Real Giulianova SSD v Atletico Porto Santelpidio W 2-0
Italia - Serie D 05/09 14:00 28 Giulianova v ASD Montegiorgio W 2-1
Italia - Serie D 04/18 13:00 27 Atletico Terme Fiuggi v Giulianova W 0-2
Italia - Serie D 04/11 13:00 25 Rieti Srl v Giulianova L 1-0
Italia - Serie D 04/01 13:00 24 Real Giulianova SSD v ASD Pineto Calcio D 2-2

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 1 1 1
Wins 0 0 0
Draws 0 0 1
Losses 1 1 0
Goals for 0 0 2
Goals against 1 1 2
Clean sheets 0 0 0
Failed to score 1 1 0

L'ASD Giulianova Calcio 1924, meglio nota come Giulianova o Giglie dai tifosi giuliesi, è una società calcistica italiana con sede nella città di Giulianova.

La società è stata fondata, secondo varie ricostruzioni, il 7 dicembre 1924 con la denominazione di Società Sportiva Giuliese, nel 1936, come Polisportiva Castrum, adotta per colori sociali il giallo e il rosso. Assume il nome di Giulianova Calcio dal 1979 al 2012, denominazione che riprende nel 2023 con l'aggiunta dell'anno di fondazione. La squadra disputa le partite casalinghe allo stadio Rubens Fadini, impianto capace di ospitare sino a 4.347 spettatori.

Vanta una lunga e costante tradizione calcistica, avendo partecipato a 43 stagioni di calcio professionistico, di cui 25 di terza serie, tra le quali spiccano il 2º posto del 1972-1973 e gli spareggi play-off per la Serie B 1996-1997 e 1998-1999. Nel 1994 fu finalista dello scudetto dilettanti contro la Pro Vercelli (3-2; 0-1). Il Giulianova per la sua storia calcistica è stato, fino alla stagione 2018-2019, tra i primi 100 club nel ranking nazionale della tradizione sportiva.

Nel palmares figurano, a livello nazionale, un campionato di Serie C2 (1979-1980) e due di Serie D (1970-1971, 1993-1994). Le altre promozioni sono state ottenute a seguito della vittoria dei play-off di Serie C2/Lega Pro Seconda Divisione (1995-1996, 2008-2009), la prima partecipazione in Serie C è stata raggiunta nella stagione 1938-1939.

Degno di nota è il settore giovanile dei lupi giallorossi, che può fregiarsi di 10 titoli nazionali e ha lanciato decine di calciatori in massima serie.

History

Le origini

Lo stesso argomento in dettaglio: Società Sportiva Giuliese.

Il gioco del calcio nella città di Giulianova era già presente nel 1920, un documento fotografico attesta l'attività di una compagine locale.

Secondo alcune ricostruzioni, la costituzione della Società Sportiva Giuliese si verificò il 7 dicembre 1924. I fondatori furono Alfonso Migliori, futuro sindaco della città e figlio di una ricca famiglia locale, e Italo Foschi. La squadra, che indossa una divisa biancoazzurra o azzurra e disputa gli incontri al Campo della Fiera, dopo aver giocato per i primi anni solo partite amichevoli, inizia a partecipare ai vari campionati regionali, diventò "Società Sportiva Pro Italia" e poi "Federazione Sportiva Giuliese". Dopo la vittoria nel campionato regionale del 1935, la Giuliese si sciolse.

Il 26 dicembre 1929 la Pro Italia gioca il primo derby ufficiale contro l'A.S. Teramo, con il risultato finale di 1-1 al Comunale di Teramo.

La prima Serie C

Il 1936 vide la nascita della Castrum, in maglia giallorossa. Nella stagione 1936-1937 i giallorossi sfiorano la promozione in terza serie, i giuliesi chiudono il campionato al 2º posto distaccati di un solo punto dal Popoli, ma nel 1938-1939, come "Società Polisportiva Castrum", approdano per la prima volta in Serie C. I giallorossi vincono il girone e il titolo marchigiano di Prima Divisione su Portocivitanova, Anconitana e l'A.C. Dalmazia di Zara, inoltre partecipano nel 1937-1938 e 1938-1939 alla Coppa Italia Centrale, e nel 1939-1940 alla Coppa Italia Nazionale. Fondamentale per la promozione risulterà la vittoria casalinga sul Portocivitanova del 15 gennaio 1939 (1-0), con il raggiungimento della prima posizione in classifica, oltre all'1-1 di Zara del 2 aprile 1939. Paolini è il cannoniere dei giuliesi con 24 reti, seguito da Morselli con 17 gol e Di Teodoro II con 6, la Castrum terminerà il campionato con 64 reti realizzate in 21 incontri. In aggiunta, nel giugno 1939, sono finalisti a Roma nel Campionato Nazionale GG.FF. (1-3 contro il Brescia). Formazione della Castrum: De Simone, Sponcichetti, Pipponzi, Bolzati, Ciurli, Di Teodoro I, Di Teodoro II, Morselli, Paolini, Piccioni, Granata. Allenatore Dario Compiani.

I giallorossi del presidente Giuseppe Ianetti debuttano in Serie C il 24 settembre 1939 superando il Terranova Olbia per 4-2, e chiudono il loro primo campionato a livello nazionale al 15º posto. In seguito avviene il cambio nominale in "A.S. Giulianova".

Nel 1940 il gioco del calcio si ferma per motivi bellici, tuttavia una compagine locale, la "Stella Rossa", lo tiene vivo disputando varie amichevoli contro località limitrofe.

Alla ripresa delle attività dopo la seconda guerra mondiale, nel 1945-1946, il Giulianova riparte nuovamente dalla Serie C sostituendo la U.S. Portocivitanovese. I giallorossi terminano il girone d'andata al 2º posto dietro il Perugia, poi promosso in Serie B, anche la stagione 1946-1947 è positiva, con il 3º posto finale.

Il dopoguerra: i fatti di Fermo e l'esperienza della Freccia d'Oro

Una formazione della Freccia d'Oro, anno 1949.

Nel 1947-1948 si chiude la prima avventura del Giulianova in terza serie. In un incontro con la Fermana (4 gennaio 1948) vi è un'invasione di campo dei sostenitori giallorossi, e dopo una sconfitta casalinga ad opera dell'Avezzano (14 marzo 1948) avvengono altri gravi incidenti, con il pubblico giuliese che aggredisce e percuote l'arbitro. Il Giulianova si ritira e scompare dalla scena calcistica nazionale.

Il 6 ottobre 1948 nasce così una nuova società, finanziata da Vincenzo Di Felice e chiamata "Freccia d'Oro", che disputa il campionato regionale di Prima Divisione. Il nome è legato al camion, messo a disposizione dal presidente Francesco Falini per trasportare la squadra, detto appunto "La freccia". Ricordiamo alcuni giocatori che resero possibile la rinascita del calcio a Giulianova, dopo la guerra mondiale. Giustino Di Giandomenico, infaticabile mediano, Cassiani, Della Penna, i gemelli Romolo e Remo Aloisi, Canzanese e tanti altri. Le reti delle porte furono fatte da pescatori del luogo mentre la divisa ufficiale fu tessuta dalle monache. Lo stemma posto sulle maglie era rappresentato da una freccia rinchiusa in un cerchio, con accanto una medaglietta recante l'immagine della Madonna e fissata da una spilla.

La "Freccia d'Oro" vince il campionato nella stagione 1950-1951, perdendo però le finali promozione giocate contro Termoli, Popoli e Tagliacozzo. La formazione base: Di Donato, Di Giandomenico, Cassiani, Falini, Di Felice, Aloisi II, Compiani, Di Donato, Marzi, Aloisi I, Piccioni. I giuliesi vincono il proprio girone con 37 punti, cinque in più del Termoli, poi promosso dopo le finali.

L'anno successivo tornerà la denominazione in "Società Polisportiva Giulianova".

Gli anni cinquanta e sessanta: le promozioni in IV Serie e in Serie D

Nel 1951-1952, col terzo posto finale, i giuliesi vengono ammessi nel campionato regionale di Promozione, mentre nella stagione 1953-1954, il Giulianova dell'allenatore Valeriano Ottino, al termine di un'entusiasmante lotta con il Lanciano, viene promosso in IV Serie.

Il derby dell'11 aprile 1954.

I giallorossi terminano il campionato segnando ben 100 reti (media 3,33 a gara). Magheri, Olivieri e Ottino ne formano l'attacco, insieme realizzano la bellezza di 80 gol, di cui 42 registrate da Magheri, 21 da Olivieri e 17 da Ottino. Nella memoria l'infuocato derby di Lanciano del 9 maggio 1954, terz'ultima di campionato e con violenti incidenti tra le opposte tifoserie, così come la doppia vittoria sul Teramo, 2-1 al Comunale il 13 dicembre 1953 con rete decisiva di Ottino al 90', 5-1 al Fadini l'11 aprile 1954. A 180' dal termine le due compagini sono ancora appaiate al comando con 46 punti, ma la sconfitta dei frentani col Termoli determina il via libera ai giuliesi per il passaggio al quarto livello. La formazione titolare: Di Gennaro, Gerardini II, Michelassi, Gerardini I, Ferrari, Palma, Olivieri, Ghinazzi, Magheri, Vallese, Ottino (nella veste di allenatore-giocatore).

Nel 1955-1956 il Giulianova si classifica al 5º posto, dopo che aveva chiuso il girone d'andata al comando insieme al Pescara con 23 punti (superato al Fadini per 3-2), ma nella stagione 1958-1959 la mancata vittoria casalinga contro il Portocivitanova (0-0; 3 maggio 1959), costringe i giallorossi alla retrocessione.

Nel campionato 1960-1961 il Giulianova del presidente Emidio Ciafardoni viene nuovamente promosso in Serie D, decisivo lo spareggio giocato all'Adriatico di Pescara il 21 maggio 1961 contro la Torrese di Torre de' Passeri e vinto 3-0 con doppietta di Giorgini e rete di Montebello. La partita di Pescara, giocata sotto la pioggia e con numerosi scontri tra tifosi, si era resa necessaria perché entrambe le compagini avevano ottenuto il successo nel proprio incontro casalingo di finale, il Giulianova 3-1 al Fadini il 7 maggio 1961 e la Torrese 1-0 al Montecatini di Piano d'Orta il 14 maggio 1961. La differenza reti all'epoca non era presa in considerazione. I giuliesi erano arrivati allo spareggio vincendo il proprio girone, dove avevano conquistato 38 dei 44 punti a disposizione, 7 in più dell'Atri.

Con il successo in campionato i giallorossi disputano le finali per lo Scudetto Dilettanti, venendo eliminati nella terza fase dalla Paolana (1-3; 1-0). In precedenza avevano superato la Libertas Invicta di Potenza (2-2; 4-1) e gli umbri del Bastia (0-2; 5-0). Il titolo viene vinto dal Borgomanero.

Negli anni sessanta la stagione migliore in Serie D è la 1963-1964, chiusa al 4º posto con 40 punti, a sei lunghezze dalla capolista Ternana, mentre nel torneo 1962-1963 i giuliesi avevano mantenuto la categoria battendo allo “Zeppelle” di Ascoli, in un drammatico spareggio salvezza il Teramo (2-0; Angeloni, Menna), qui rimangono, cercando di potenziare soprattutto il settore giovanile e con la conduzione di Emilio Della Penna, fino al campionato 1970-1971. Da ricordare che nel 1967 i giallorossi, superando a Roma il Pordenone, conquistano con la Juniores il loro primo titolo, mentre nel 1965 gli Allievi erano stati eliminati in semifinale dalla Juventus.

Gli anni settanta: la Serie C e la sfida con la SPAL per la Serie B

La rosa del Giulianova, che sfiorò la B nella stagione 1972-1973.

Nel 1970-1971 il Giulianova, sotto la presidenza del duo Tiberio Orsini-Pierino Stacchiotti, e guidato in campo dall'allenatore-giocatore Adelmo Capelli, si rende partecipe di un grande torneo, vincendo 20 partite su 34 e perdendone 6. Tuttavia per la promozione si deve aspettare l'ultima giornata, quando la compagine giuliese, in un Rubens Fadini gremito da 8000 spettatori, vince lo scontro diretto contro il Bellaria (2-1, gol di Capelli al 4', pareggio di Bean per il Bellaria al 37', Conte al 52'), fino ad allora al comando con un punto di vantaggio sui giallorossi. È il 23 maggio 1971, il Giulianova è in Serie C.

Un campionato esaltante, di cui rammentiamo la vittoria sul favorito Riccione (2-1) in un incontro giocato sotto una forte nevicata nel febbraio 1971, l'organizzazione del primo treno speciale del club per la trasferta di Rovigo, le 1500 bandierine distribuite in mattinata per la gara con la Civitanovese (4-1), e lo 0-0 di Porto San Giorgio contro la Sangiorgese alla penultima giornata, punteggio che permise al Bellaria, vittorioso sul Pesaro, di presentarsi al Fadini per l'ultima di campionato col vantaggio di un punto. Sempre in questa stagione vengono trasmesse le prime telecronache delle partite dei giallorossi, spesso riprese da posti di fortuna e proiettate il giorno successivo l'incontro in uno stipato cinema locale.

Giulianova-Spal, del dicembre 1972.

Protagonisti in assoluto sono Roberto Ciccotelli con i suoi 19 gol, Adelmo Capelli "mago" dei calci di punizione, Sergio Conte, autore del gol decisivo nell'ultima giornata, e il più giovane della compagine, l'appena diciottenne Renato Curi, proveniente dalle giovanili. La formazione titolare: Maurini, Erbaggi, Janni; Curi, Agostinelli, De Falco; Conte, Angelo Tancredi, Capriotti, Capelli, Ciccotelli.

Nel 1971-1972, il Giulianova (con Capelli passato definitivamente dal campo alla panchina) disputa finalmente la Serie C dopo più di vent'anni, riuscendo, con un 16º posto finale, a raggiungere l'obiettivo del mantenimento della categoria. La formazione titolare: Ciappi, Falcomer, Giorgini; Mambrin, Agostinelli, Caucci; Conte, Curi, Gambin, Vernisi, Ciccotelli.

Negli anni successivi, col Giulianova in Serie C, oltre a Curi cominciano a mettersi in evidenza diversi giocatori interessanti sfornati dal settore giovanile: il terzino Giuseppe Lelj (poi alla Fiorentina), il futuro allenatore dei giuliesi Francesco Giorgini, la mezzapunta Gabriele Alessandrini, il centrocampista Roberto Vernisi, Pasquale Iachini (poi in serie A tra Como e Fiorentina) e Franco Tancredi, futuro portiere nell'anno del secondo scudetto della Roma e che in seguito raggiungerà anche la Nazionale.

Franco Tancredi, il tecnico Giovan Battista Fabbri, Renato Curi e Gabriele Alessandrini in allenamento nel 1972. Con Gibì in panchina, il Giulianova si avvicinò per la prima volta alla Serie B nel 1973.

Nella stagione 1972-1973 il Giulianova, allenato dal mai dimenticato Giovan Battista Fabbri, è protagonista di un avvincente testa a testa con la SPAL di Franco Pezzato (22 reti); quest'ultima otterrà la promozione in Serie B solo all'ultima giornata vincendo a Olbia, mentre i giuliesi usciranno sconfitti da Empoli. I giallorossi sono inoltre semifinalisti nella prima edizione della Coppa Italia Semiprofessionisti, dove vengono eliminati dall'Avellino (1-1; 0-1). Tra i protagonisti ci sono il portiere Gianni Candussi, che rimarrà insuperato per 977 minuti (dalla 28ª alla 37ª giornata), i bomber Ciccotelli e Giuseppe Santonico (14 gol), e ancora il giovane Curi. Nel girone di ritorno i giuliesi rimasero imbattuti per 16 turni, prendendo nel contesto una rete (1-1 con la Massese). La formazione titolare: Candussi, Carloni, Giorgini; Bertuccioli, Agostinelli, Caucci; Vernisi, Curi, Santonico, Alessandrini, Ciccotelli.

Di questo campionato ricordiamo l'esodo di Modena del 26 novembre 1972 (0-0), con l'organizzazione del treno speciale giallorosso, la doppia vittoria con la Sambenedettese, 3-0 al Rubens Fadini il 19 novembre 1972 con tripletta di Santonico e 2-0 al Ballarin il 15 aprile 1973 con doppietta di Alessandrini, e l'immagine di uno stadio sempre pieno dove i giallorossi, in 19 incontri, subiranno due sole reti (Ravenna e Viareggio). Una stagione indimenticabile, ancora oggi nella memoria calcistica dei giuliesi, e ricordata dallo stesso Gibì Fabbri nel novantesimo anniversario della nascita ufficiale del club:

«Altro che Vicenza, è il Giulianova la squadra che ha fatto parlare di sé in Italia per il suo gioco.»

Istante di un Parma-Giulianova alla fine degli anni '70.

Nel 1973-1974, con Tancredi tra i pali, i giallorossi disputano le prime tre gare interne a Teramo per il rifacimento del manto erboso. Il debutto casalingo avviene l'11 novembre 1973 contro la Sambenedettese, battuta 1-0 (Polesello al 2') in un Rubens Fadini stracolmo in ogni settore, con circa 9000 presenze di cui 8365 paganti (record assoluto). I giuliesi chiudono il torneo al 9º posto, ma nel girone d'andata tengono testa alla Sambenedettese, poi promossa in Serie B. Intanto si mette in luce un altro talento locale, il centravanti Alfredo Canzanese.

Il Giulianova continua la sua serie di campionati positivi: nell'annata 1974-1975, grazie agli 11 gol della punta Oriano Grop (l'anno dopo al Bologna in Serie A), i giallorossi guidati da Gianni Corelli disputano un altro ottimo campionato, chiudendo al 4º posto a pari merito con la Sangiovannese.

Nelle successive stagioni 1975-1976 e 1976-1977, il Giulianova conferma quanto ben fatto precedentemente, classificandosi nuovamente 4º prima, e al 7º posto poi. In panchina c'è il friulano Sergio Manente, ex-terzino sinistro della Juventus. Da ricordare i sei titoli conquistati dal settore giovanile tra il 1974 e il 1977.

Dopo cinque campionati consecutivi caratterizzati da buoni piazzamenti, nel 1977-1978 il club (alla cui guida tecnica nel frattempo è tornato Adelmo Capelli, con minor fortuna) chiude al 14º posto e retrocede nella neonata Serie C2. In questo torneo il Fadini viene squalificato tre turni per degli incidenti avvenuti durante l'incontro col Pisa del 12 febbraio 1978 (0-0), causa una rete annullata ai giuliesi. Il derby contro il Teramo del 26 febbraio 1978 è disputato sul neutro di Civitanova Marche con 6000 presenze (0-1) e la sconfitta di Parma del giovane Carlo Ancelotti (1-3) decreta la retrocessione dei giuliesi.

Gli anni ottanta: la promozione in Serie C1 e il decennio in Serie C2

La rosa del Giulianova di Scibilia, che riconquistò la C1 nel 1979-1980.

La permanenza nella serie minore è breve, nel campionato 1979-1980, il Giulianova dell'allenatore Corelli (anche in questo caso un ritorno) e del presidente Scibilia, si classifica al 1º posto nel girone C, vincendo il duello per la promozione con il Francavilla e la Civitanovese, e ottenendo quindi l'accesso alla categoria superiore. I giallorossi chiudono la stagione vincendo 20 partite su 34, con il record di 8 vittorie consecutive iniziali e perdendo solo tre volte. Il Giulianova supera nell'ordine: Civitanovese (2-0), Civitavecchia (2-0), Osimana (3-1), Lanciano (2-0), Latina (3-1), Vis Pesaro (2-0), Formia (1-0), Francavilla (1-0). Il 25 maggio 1980, battendo in casa la L.V.P.A. Frascati per 5-0, il Giulianova raggiunge la promozione matematica in Serie C1. Un torneo condotto sempre al vertice, dove spiccano, oltre alle otto vittorie consecutive, il 2-2 esterno con la Civitanovese (reti di Ciccotelli al 12', Ilari al 32' e Villa al 63' per la Civitanovese, Lepidi al 68'), in uno splendido incontro giocato il 3 febbraio 1980 dinanzi a 6000 spettatori, il 2-0 casalingo contro l'Avezzano (Ciccotelli, Savoldi), e il 3-1 con L'Aquila (Ciccotelli, Angelozzi, Palazzese).

Formazione del Giulianova 1987-1988, fra i titolari: Iaconi, Marco Giampaolo (al centro, in piedi) e Federico Giampaolo (al centro, accosciato).

Tra i principali artefici della stagione ci sono Gianluigi "Titti" Savoldi, Guido Angelozzi, Roberto Ciccotelli (11 gol) e Salvatore Amato (15 gol). La formazione titolare: Tuccella, Tortorici, Giorgini; Bellagamba, Triboletti, Angelozzi; Palazzese, Amato, Traini, Savoldi, Ciccotelli.

Una formazione del Giulianova, scesa in campo nel 1989.

Il Giulianova rimane in C1 per due stagioni, 1980-1981 e 1981-1982, quando chiude il torneo al 16º posto e retrocede di nuovo in C2, dove resterà per 10 campionati consecutivi, fino al 1991-1992. In questo periodo, torna al vertice della società Titì Orsini, e il Giulianova sfiora per due volte la promozione alla categoria superiore: la prima nel 1983-1984, dato che lo 0-0 alla penultima giornata in casa dell'Osimana preclude ai giuliesi la promozione diretta in C1. In questo campionato Giulianova e Teramo chiudono appaiate al terzo posto, a due punti dalla zona promozione. Da ricordare il derby del 1º aprile 1984, concluso sullo 0-0 e giocato al cospetto di oltre 7000 presenze; la seconda nel 1986-1987, quando il pareggio all'ultima giornata contro il Galatina permise al Francavilla di aggiudicarsi il secondo posto utile per la promozione nella categoria superiore. Nel torneo 1986-1987 i giallorossi rimasero imbattuti per 22 incontri (dalla 5ª alla 26ª giornata).

In queste stagioni viene lanciato il giovane Tiziano De Patre, che poi approderà in Serie A con le maglie di Atalanta e Cagliari e altri "primavera" (tra gli altri, Luigi Leone), inoltre nei campionati 1983-1984 e 1984-1985 i lupi giallorossi conquistano il titolo nazionale Berretti, superando in finale rispettivamente il Bologna e la SPAL.

Gli anni novanta: dalla breve crisi in C.N.D. ai doppi play-off per la Serie B

Il Fadini gremito degli anni '90.

Nel 1991-1992 il Giulianova si trova in Serie C2, ma a causa di una crisi societaria la squadra giuliese, dopo 21 campionati consecutivi tra i professionisti, si vede retrocedere in Serie D. Il purgatorio tra i dilettanti dura due stagioni, nel 1993-1994 il Giulianova di mister Giorgini si piazza al 1º posto vincendo il girone G e riconquistando l'accesso tra i professionisti. Fondamentali per la promozione sono l'1-1 in trasferta con l'Albanova (rete per i locali di Copasso al 9', pareggio per i giuliesi di Caruso al 53' su rigore), la vittoria per 1-0 al Pinto di Caserta (De Feudis al 68') del 10 aprile 1994, e il 2-2 di Frosinone del 24 aprile 1994. La rete di Pugnitopo al 90', che agguanta il 2-2 finale, mantiene i ciociari a due punti di distanza a 180' dal termine, ipotecando il salto di categoria. L'8 maggio 1994, ultima di campionato, i giallorossi battono al Rubens Fadini il Celano per 2-0 (reti di Minuti e Briata) dinanzi a 5000 spettatori, e vengono promossi in Serie C2. I giuliesi chiudono il torneo con un punto di vantaggio sull'Albanova e due sul Frosinone. Tra i protagonisti di quell'annata il trequartista "Totò" Caruso, autentico idolo dei tifosi, il centravanti Michelangelo Palladino, il goleador Pasquale Minuti, Ugo Dragone, Riccardo Di Bari. La formazione titolare: Merletti, Ulivi, Pugnitopo; Dragone, Parisi, Briata; Di Bari, De Feudis, Caruso, Minuti, Palladino.

Una formazione del 1995-1996.

Nella Poule Scudetto il Giulianova viene superato in finale dalla Pro Vercelli (3-2; 0-1); in precedenza aveva eliminato il Teramo (0-1; 3-0) e lo Sporting Benevento (2-1; 0-0). Dopo essersi piazzati all'ottavo posto nel primo anno di Serie C2 dopo la retrocessione in Serie D, nel 1995-1996 il Giulianova di Francesco Giorgini, al comando al termine del girone d'andata, chiude il torneo al 3º posto solamente tre punti dietro la vincitrice Avezzano, conseguendo così l'accesso ai play-off insieme a Frosinone, Albanova e Viterbese. Il Giulianova supera in semifinale la Viterbese (1-2; 1-0), e accede alla finale promozione in gara unica allo stadio "Zaccheria" di Foggia contro l'Albanova, che aveva eliminato il Frosinone. L'incontro viene giocato giovedì 27 giugno 1996, i giuliesi, sostenuti da circa 4000 tifosi, ottengono la promozione in Serie C1 ai calci di rigore (3-0), dopo che i tempi supplementari si erano chiusi sullo 0-0, e tornano in terza serie dopo quattordici anni. La squadra viene festeggiata in nottata da migliaia di supporter, sia in stazione al rientro da Foggia che allo stadio Fadini.

La finale play-off per la C1, a Foggia (1996).
Il compianto Danilo Di Vincenzo. Grazie anche ai suoi gol, i giallorossi tornarono in terza serie.

Autentico trascinatore della compagine è il bomber Danilo Di Vincenzo, che nelle due stagioni in maglia giallorossa realizzerà ben 30 reti. Da elencare anche il famoso 2-2 col Frosinone del 17 marzo 1996, incontro giocato in un Rubens Fadini gremito da 7000 tifosi e con le immagini trasmesse nei programmi televisivi La domenica sportiva e Mai dire gol, servizi che hanno reso celebre questo evento. La formazione titolare: Grilli, Parisi, Contadini; Ruffini, Chionna, Pugnitopo; Acampora, De Feudis, Di Vincenzo, Lo Pinto, Aldrovandi. Nel 1996-1997, il neopromosso Giulianova guidato ancora da Giorgini, milita nel girone B della Serie C1. Anche quest'anno la squadra giuliese si rende partecipe di un grande campionato, concluso con un 5º posto che vale l'accesso ai play-off per la Serie B, dove viene eliminato in semifinale dall'Ancona (1-1; 1-2). La formazione di Ancona: Merletti, Di Liso, Pagliaccetti; Matarese, Bertoni, Savio; Pinciarelli, De Feudis, Micciola, Manari, Vadacca. L'incontro viene giocato dinanzi a 9513 paganti, con oltre 4000 giuliesi. A fine stagione c'è una svolta per la società giallorossa, infatti alla presidenza arriva la famiglia Quartiglia. Nella stagione 1998-1999 il Giulianova chiude il campionato al 4º posto in classifica e vede ottenere nuovamente l'accesso ai play-off grazie alla vittoria di Ascoli, 2-0 nello scontro diretto dell'ultima giornata con circa 15.000 presenze (reti di Molino e Testa). Negli spareggi viene però eliminato nuovamente in semifinale, stavolta dalla Juve Stabia (3-2; 0-2). La formazione titolare era composta da Grilli, Pastore, Peccarisi; De Sanzo, Evangelisti, Parisi; Di Corcia, Ferrigno, Molino, Calcagno, Delle Vedove. Il cannoniere dei giallorossi è Luigi Molino con 11 reti. Dopo questa stagione, il Giulianova chiuderà il decennio 1990-2000 conquistando la salvezza e rimanendo in Serie C1.

Gli anni duemila: la lunga permanenza in Serie C1

Dal 2000-2001 al 2005-2006 il Giulianova milita in Serie C1, con un record di abbonati (2195) nel torneo 2000-2001, e con la conquista nel 2006 del decimo titolo nazionale giovanile, il quinto con la Berretti (dal 2020 denominato Primavera 3). Durante questi anni i giallorossi alternano campionati di alto livello (2001-2002: 6º posto finale a pari merito con il Lanciano, mancando i play-off per la B, per via della classifica avulsa), a tornei più discreti, in due dei quali la salvezza viene ottenuta ai play-out, entrambi ai danni del Sora (2002-2003 e 2004-2005). In queste stagioni sono passati per Giulianova, fra gli altri, calciatori come Gianni Califano (116 presenze e 52 reti in giallorosso), secondo cannoniere di sempre in Serie C, Firmino Elia, Ottavio Palladini, Stefano Visi, Fabrizio Ferrigno, Maurizio Caccavale, Alfredo Cariello, Marcello Cottafava, Gianni Munari, Christian Puggioni, Massimiliano Tangorra, i talenti di casa Federico e Cristiano Del Grosso e Stefano Olivieri, e sono stati lanciati dal vivaio Giuseppe Cozzolino, Damiano Zanon, e Mirco Antenucci. Alle stagioni 2004-2005 e 2005-2006 risalgono le sfide contro Napoli, e Genoa, eccezionalmente catapultate nel campionato di terza serie.

Il talento del vivaio: Mirco Antenucci

Nella stagione 2006-2007 il manifestarsi di problemi societari, porta all'allestimento di una squadra decisamente inadeguata, per inesperienza e giovinezza, al torneo in arrivo, e il Giulianova retrocede con sette giornate d'anticipo in Serie C2, chiudendo il campionato all'ultimo posto con soli 12 punti, e abbandonando la categoria dopo 11 anni consecutivi (striscia record inferiore solo a quella della Salernitana, 12). Non basteranno le 11 reti del giovane talento casalingo, Mirco Antenucci. A fine stagione la famiglia Quartiglia cede la società, che passa nelle mani di Bruno Sabatini.

La permanenza in Serie C2 dura due stagioni, e nell'annata 2008-2009 i giallorossi, guidati da Leonardo Bitetto, sono autori di un grande torneo che li vede costantemente nelle prime posizioni della classifica, e chiudono con un 3º posto che vale l'accesso ai play-off. Gli spareggi portano il Giulianova ad eliminare in semifinale il Bassano Virtus (1-1 a Bassano; 1-0 al Fadini), ed il Prato in finale, ottenendo la promozione al Rubens Fadini il 21 giugno 2009 in virtù del miglior piazzamento in classifica rispetto ai lanieri, dopo che il doppio confronto si era concluso in parità (vittoria 1-0 a Prato con 800 giuliesi presenti e sconfitta 0-1 al Fadini dopo i tempi supplementari).. La formazione titolare: Mancini, Ogliari, Garaffoni; Vinetot, Sosi, Pucello; D'Aniello, Croce, Lisi, D'Antoni, Improta.

Gli anni duemiladieci: le ultime stagioni di professionismo e le due rifondazioni

Il campionato di Lega Pro Prima Divisione 2009-2010 è deludente in trasferta (10 sconfitte) e sfortunato fra le mura amiche: al Fadini impattano Portogruaro, Pescara, Verona, Reggiana e Ternana (cinque delle prime sei classificate al termine), ma alle poche sconfitte (4) fanno da contraltare soltanto 3 vittorie, e tanti pareggi (10) a volte stretti alla compagine giuliese, che sono costati un'immediata retrocessione dopo gli spareggi con l'Andria. Nonostante l'ultimo posto (penultimo, a seguito della squalifica del Potenza) infatti, si mettono in mostra giocatori come Alessio Campagnacci, Kévin Vinetot e Francesco Migliore, tutti saliti di categoria l'anno successivo e Jacopo Dezi, ennesimo prodotto del vivaio giallorosso, acquistato dal Napoli, in Serie A.

Nelle due successive stagioni il Giulianova milita in Lega Pro Seconda Divisione, terminando a metà classifica la prima e salvandosi sul campo nella seconda.

Al 30 giugno 2012, data della scadenza per le iscrizioni al campionato di Seconda Divisione, la società non è in grado di iscriversi a causa di problemi finanziari. Così, dopo 18 stagioni consecutive tra i pro, il calcio a Giulianova riparte con una nuova società, attraverso il cambio di denominazione dell'A.S.D. Cologna Paese, società iscritta al campionato di Eccellenza, in A.S.D. Città di Giulianova 1924.

La stagione 2012-2013, si chiude con un secondo posto in Eccellenza, dietro un sorprendente Sulmona. I giuliesi accedono direttamente alla fase nazionale dei play-off promozione, uscendo subito contro l'Imolese (0-3 a Imola; 1-1 al Fadini). I giallorossi beneficiano del ripescaggio, causa la mancata iscrizione di numerose compagini di Serie D e Lega Pro e vengono comunque promossi di categoria.

Federico Del Grosso, capitano del Città di Giulianova prima e del Real Giulianova sino a fine carriera.

Il ritorno in Serie D a vent'anni dall'ultima partecipazione, preceduto da un avvicendamento al vertice societario, dove subentra l'imprenditore edile Adriano Mattucci, vede l'innesto di giocatori di esperienza come il terzino giuliese Federico Del Grosso, i centrocampisti Antonio Maschio e Matteo Berretti e gli attaccanti Vittorio Esposito e Mateus Ribeiro Dos Santos (63 gol nelle tre precedenti stagioni fra Eccellenza e Promozione abruzzese). Al termine del girone d'andata la squadra è quarta in classifica, unica ad aver sconfitto il lanciatissimo Ancona (0-1 al Del Conero), poi vincitore del torneo. Tuttavia, durante la pausa invernale, la squadra viene notevolmente ridimensionata, e si ritrova ad affrontare la seconda metà della stagione senza i suoi giocatori più prolifici: Esposito, Dos Santos e Berretti (rispettivamente 5, 6 e 4 gol). Seguono tante sconfitte e un tracollo esagerato, che la fanno sprofondare all'undicesimo posto in graduatoria a quattro punti dalla zona play-out.

La stagione 2014-2015 si conclude al 9º posto, grazie ad un grade recupero nel girone di ritorno. La salvezza, unica ambizione possibile per l'A.S.D. Città di Giulianova 1924 in questa deriva societaria, arriva con diverse giornate d'anticipo. Prima del match contro la Vis Pesaro, caduta nel giorno del novantesimo anniversario dello storico Giulianova Calcio, hanno sfilato alcune delle vecchie glorie giallorosse, in un clima festivo, dinanzi a 2200 spettatori circa.

La stagione 2015-2016 è del tutto fallimentare, per via di una squadra giovanissima e inesperta per un campionato di quarta serie. Le sorti non mutano né con l'avvento del nuovo presidente (il quarto negli ultimi quattro anni) Vincenzo Serraiocco, nel novembre 2015, né con l'avvicendamento in panchina Giorgini-Gelsi. Nonostante i proclami, il mercato di gennaio non è di rinforzo e la società chiude al diciassettesimo posto, retrocedendo in Eccellenza e non iscrivendosi al campionato successivo.

Romano Tozzi Borsoi segna la sua ultima rete in carriera, nell'1-1 contro il Cesena. Per lui 54 reti nelle tre stagioni in giallorosso.

L'A.S.D. Città di Giulianova 1924, sommersa dai debiti, è destinata al fallimento. Al 30 giugno 2016, l'eredità viene raccolta da una nuova società con a capo l'imprenditore marchigiano Luciano Bartolini, che acquistando il titolo del Castellalto, riparte dalla Promozione con il nome di A.S.D. Real Giulianova. In questa seconda ripartenza dai campionati regionali la squadra conferma il favore dei pronostici e trionfa su tutti i fronti a disposizione: vince il campionato con cinque turni d'anticipo, la Coppa Italia di Promozione e la Coppa Mancini contro il Chieti F.C.Torre Alex (2-1), vincitrice dell'altro girone di Promozione abruzzese.

Nella stagione 2017-2018, i giallorossi si riconfermano, trionfando nel testa a testa con il Chieti, sia in Coppa Italia Dilettanti Abruzzo, che in campionato, tornando in Serie D. La partecipazione alla Coppa Italia Dilettanti, ottenuta a seguito della vittoria nella coppa regionale, si ferma invece ai quarti di finale contro l'UniPomezia (0-3;2-0).

Nella stagione 2018-2019 il Real Giulianova milita in serie D, e conclude al tredicesimo posto con salvezza conquistata solo all'ultima giornata grazie al pareggio contro il Cesena (1-1), che ha contemporaneamente sancito la promozione in serie C dei romagnoli. In Coppa Italia Serie D, i giallorossi sono autori di un cammino esaltante arrivando sino in semifinale, contro il Messina (1-1, 3-2), perdendo rocambolescamente il ritorno dopo essersi portati sul doppio vantaggio

Gli anni duemilaventi

La stagione 2019-2020, con l'ex capitano Federico Del Grosso catapultato in panchina, termina con un tredicesimo posto in serie D e aspre contestazioni verso la società tutta, da parte della tifoseria. Il campionato viene tuttavia interrotto il 1º marzo 2020, per lo svilupparsi della pandemia di COVID-19, quando il distacco fra la 14ª (Giulianova) e la 15ª (Sangiustese) è di 8 punti, sufficiente, da regolamento, a portare alla retrocessione diretta delle ultime 4 squadre, evitando la disputa degli spareggi e salvando di fatto il Real Giulianova.

Nella stagione 2020-2021, la squadra conclude al sedicesimo posto un'altra stagione tribolata, che vede di nuovo assieme, dopo 15 anni, i gemelli Federico e Cristiano Del Grosso, allenatore il primo e il secondo intenzionato a chiudere la carriera nella sua città. A stagione in corso, subentra in panchina Leonardo Bitetto, autore dell'ultima promozione in terza serie dei giallorossi, dodici anni prima. Ancora una volta però, è la pandemia di Covid-19 a condizionare il torneo, a tal punto che il 20 maggio 2021 la FIGC ufficializza la cancellazione dei play-out, certificando la retrocessione diretta delle ultime due classificate. Il terzultimo posto, regala dunque al Real Giulianova la terza salvezza consecutiva in Serie D.

La formazione scesa in campo nel play-off regionale di Eccellenza, contro L'Aquila.

Nel luglio 2021 il presidente Luciano Bartolini, ai ferri corti con la tifoseria, trasferisce il titolo del Real Giulianova a Nereto. Nella settimana precedente era avvenuta la fusione tra l'A.S.D. Giulianova del presidente Alessandro Mucciconi, espressione di un quartiere della città e militante in Prima Categoria, con l’A.S.D. Nereto Calcio 1914, iscritto al campionato di Eccellenza, in una nuova società con nome della prima, sede a Giulianova e diritto a disputare il campionato di Eccellenza abruzzese. L'A.S.D. Giulianova si ritrova dunque a raccogliere la continuità della tradizione calcistica cittadina e riporta sulle maglie, dopo 9 anni, lo stemma del vecchio Giulianova Calcio, concesso in patrocinio dall'associazione "Giuliesi per sempre" che ne deteneva la proprietà dai tempi del fallimento dello storico sodalizio.

Durante la stagione 2021-2022, la squadra affidata a Luciano Cerasi, sebbene con un'età media inferiore ai 21 anni, occupa costantemente i primi posti della graduatoria, restando fino alla fine a ridosso della capolista Avezzano, favorita assieme a L'Aquila per la vittoria finale. Al termine del campionato, è seconda, è la meno battuta (4 sconfitte) e registra la miglior difesa. Accede direttamente alla finale dei play-off regionali, giocata allo stadio Adriatico di Pescara, di fronte a 1000 supporters giuliesi, contro L'Aquila, venendo sconfitta per 2-0.

La stagione 2022-2023, conferma l'ossatura della squadra dell'anno passato e nuovamente l'A.S.D. Giulianova deve accontentarsi del secondo posto alle spalle, questa volta, dell'attrezzatissima ed esperta L'Aquila, che alla fine metterà dieci punti fra sé e i giallorossi. La squadra accede direttamente ai play-off nazionali, dove incontra in semifinale l'SCD Progresso Calcio di Castel Maggiore. Il 3-0 subito in terra emiliana, di fronte ad oltre 700 giuliesi, compromette la partita di ritorno, per di più giocata a porte chiuse conseguentemente alle decisioni del giudice sportivo, che termina 0-0.

Il 26 luglio 2023, dopo aver acquisito il logo a titolo definitivo, viene ufficializzato il cambiamento del nome della società in Giulianova Calcio 1924, la storica denominazione del club dal 1979 al 2012, con l'aggiunta dell'anno di fondazione.

L'Associazione Sportiva Dilettantistica Giulianova Calcio è una società calcistica italiana con sede nella città di Giulianova, in provincia di Teramo. Milita in Serie D, quarto livello del campionato italiano di calcio.

La società è stata fondata nel 1927 con il nome di Associazione Sportiva Giuliese. Nel 1930 si è fusa con l'Unione Sportiva Giulianova, dando vita all'Associazione Sportiva Giuliesi. Nel 1935 ha cambiato nuovamente denominazione in Associazione Sportiva Giulianova Calcio.

Il Giulianova ha disputato 12 campionati di Serie B, l'ultimo dei quali nella stagione 1999-2000. Nella stagione 2002-2003 ha vinto il campionato di Serie C2, ottenendo la promozione in Serie C1. Nel 2006 è stato retrocesso in Serie D, dove ha militato fino alla stagione 2016-2017.

Nel 2017 il Giulianova ha vinto il campionato di Serie D, ottenendo la promozione in Serie C. Nella stagione 2018-2019 è retrocesso nuovamente in Serie D, dove milita attualmente.

I colori sociali del Giulianova sono il biancorosso. Lo stadio di casa è lo stadio Fadini, che ha una capienza di 4.000 spettatori.

Il Giulianova è una delle società calcistiche più antiche d'Abruzzo. Ha una grande tradizione calcistica e una tifoseria molto appassionata.